3 dicembre 2014

Einstürzende Neubauten - Lament

Ho assistito all’esecuzione di Lament, l’ultimo lavoro degli Einstürzende Neubauten.
 Si tratta di un’opera sul primo conflitto mondiale del quale quest’anno ricorre il centenario. Il lavoro non vuole essere né un concerto, né un musical, ma di una “composizione per palcoscenico” che potrà essere eseguita anche da altri gruppi che non siano i “nuovi edifici che crollano” (traduzione italiana del nome della storica band berlinese).
 Blixa Bargeld e compagni si sono esibiti insieme a un quartetto d’archi, suonando oggetti che utilizzati nel periodo preso in considerazione, come due stampelle “elettrificate” che scandivano i passi producendo differenti sonorità. Purtroppo le stampelle sono state beffardamente malauguranti in quanto Blixa, in una pausa tra due parti e con le luci spente, è caduto dal palco durante il concerto. Trasportato a braccia su una sedia al centro del palco, ha voluto finire la sua esibizione per poi uscire su una sedia a rotelle e portato in ospedale per accertamenti.
Lament è stato commissionato in Belgio e la prima è stata realizzata a Diksmuide, l’8 novembre scorso. In quella zona si è combattuta la battaglia dell’Yser nei primi mesi del conflitto, quando la Germania invase le Fiandre per potersi dirigere verso il canale della Manica.
Il lavoro è composto da quattordici brani e diviso in tre parti:

   - I -
Kriegsmaschinerie
Hymnen
The Willy - Nicky Telegrams
In De Loopgraaf
Der 1. Weltkrieg (Percussion Version)
On Patrol In No Man's Land
Achterland
Armenia 3
Lament
How Did I Die?
 
   - II -
Sag Mir Wo Die Blumen Sind
Let’s Do It A Dada
All Of No Man’s Land Is Ours

   - III -
Ich Gehe Jetzt

Gli Einstürzende Neubauten hanno utilizzato materiali audio originali trovati presso gli archivi sonori della Humboldt University di Berlino, quelli del Deutsches Rundfunkarchiv di Francoforte e al Militärhistorische Museum der Bundeswehr di Dresda. In Lament si possono quindi ascoltare le registrazioni di prigionieri di guerra e rumori di oggetti dell’epoca insieme a un mottetto del compositore Jacob Clemens non Papa che visse proprio a Diksmuide, dove è sepolto.

Anche i testi sono stati raccolti da diverse fonti: dai telegrammi tra il kaiser Gugliemo II e lo zar Nicola II all’inno antibellico Sag mir wo die Blumen sind cantato da Marlene Dietricht e ai testi ironici di Joseph Paul che descrisse la prima guerra mondiale come un music hall composto da rumori di animali. Blixa Bargeld non ha mancato di omaggiare i futuristi italiani, in particolare Marinetti e Russolo del quale gli Einstürzende Neubauten si possono considerare i diretti eredi musicali.

27 giugno 2014

La didattica della Popular Music nei conservatori italiani

Negli ultimi decenni lo studio della Popular Music è diventato una disciplina autonoma, soprattutto nei paesi anglosassoni. In Italia, dopo essere stata inserita tra gli studi universitari grazie anche al contributo di studiosi di fama internazionale come Franco Fabbri, da qualche anno ha fatto la timida comparsa in alcuni conservatori (Cuneo, Frosinone, Parma, Pescara e Trento). Questa scarsa diffusione è dovuta alla diffidenza che ancora oggi nutrono diversi docenti, spesso vittime di superati luoghi comuni dovuti alla scarsa conoscenza dell’argomento. Non è consolante sapere che le stesse diffidenze riguardano anche altre aree disciplinari come la Musica Antica, la Musica Elettroacustica e il Jazz che sono state già inserite nei conservatori italiani. 
Eppure lo studio della Popular Music in Italia inizia negli anni sessanta, quando Umberto Eco pubblica “Apocalittici e integrati. Comunicazioni di massa e teorie della cultura di massa” (1964). Negli anni ottanta la rivista “Laboratorio Musica”, diretta da Luigi Nono, supera le schematizzazioni accademiche di genere occupandosi anche della “canzone” e della “Musica Rock”. Oltre a quelli citati, nel corso degli anni molti altri musicisti, studiosi e intellettuali italiani si sono occupati della Popular Music.
Vediamo di capire quali sono le diffidenze ancora presenti nei conservatori italiani. Molti pensano che la Popular Music sia un genere musicale legato a un mercato di massa o alla diffusione dei mass media; altri pensano che si tratti esclusivamente della musica di tradizione orale; altri ancora pensano che sia semplicemente un tipo di musica inferiore o che soddisfa gusti volgari (da vulgus: gente comune, popolare).
In realtà non si tratta di un genere musicale, tutt’al più si può considerare un contenitore di generi molto diversi tra loro: canzone, tango, rock‘n’roll, rebetico, valzer, celtica, liscio, cabaret, flamenco, new wave, etc. Questa enorme diversificazione fa si che la didattica della Popular Music sia da considerare in un’area interdisciplinare in quanto le tecniche di esecuzione sono estremamente diverse anche sullo stesso strumento.
Per il motivo esposto sopra, è chiaro che i docenti di strumento per la Popular Music non possono essere reclutati all’interno di un solo ambito musicale (Jazz, Musica di tradizione, Lirica). Difficilmente un docente di strumento può essere esperto delle diverse tecniche (alcune incompatibili tra loro). 
Basti pensare alla chitarra che viene suonata in modi diversi nel flamenco, nel rock o nella canzone napoletana. Se poi aggiungiamo altri strumenti a corde pizzicate come il banjo (nelle sue varianti a quattro, cinque o sei corde), la balalaika, il bouzouki, cavaquinho, il mandolino, l’oud, il sitar, l’ukulele e tanti altri, la complessità aumenta in quanto è impensabile reperire un insegnante per ogni genere o per ogni tipo di strumento. Richard Middleton (Emeritus Professor of Music alla Newcastle University, fondatore della rivista “Popular Music” e autore di numerosi scritti sull’argomento) scrive che “… la popular music può essere inquadrata opportunamente soltanto come fenomeno mutevole all’interno dell’intero campo musicale; e questo campo, insieme ai suoi rapporti interni, non è mai immobile - è sempre in movimento.” (R. Middleton, Studiare la popular music). Questo vuol dire che un docente non deve essere “esperto” di un determinato genere musicale, ma deve essere disponibile a muoversi all’interno dell’intero campo musicale.
In conservatorio sento dire da alcuni colleghi che la Popular Music non appartiene alla tradizione del nostro istituto. A questi colleghi voglio far notare di quanta musica di tradizione popolare viene regolarmente insegnata da anni, anche da loro. A distanza di secoli non tendiamo più a distinguere il genere popolare da quello considerato “serio” (peraltro solo da una determinata classe sociale dominante), perché tutto rientra nel calderone della tradizione. 
Quanti valzer facciamo suonare ai nostri studenti di strumento? Eppure il valzer è la musica di un ballo che a suo tempo era considerato rivoluzionario e scandaloso al pari del rock’n’roll degli anni ’50. Si trattava infatti della prima danza in cui i ballerini si abbracciavano.
Non è un caso che Johann Strauss II, considerato il maggior compositore del genere, nel 1848 si schierò apertamente con le proprie composizioni dalla parte dei giovani rivoluzionari, come si può evincere dai titoli delle sue opere del periodo: Freiheitslieder (Canti per la libertà) valzer op. 52, Revolutions-Marsch (Marcia della Rivoluzione) op. 54, Studenten Marsch (Marcia degli Studenti) op. 56, etc. Altro che musica della tradizione!
 Anche il singspiel (come le forme corrispondenti della ballad opera inglese, dell’opéra-comique francese e della zarzuela spagnola) appartiene alla sfera della tradizione popolare ed è all’origine dell’operetta e del musical. 
Eppure quante volte sentiamo nostri studenti impegnati con le arie dal Flauto Magico di Mozart. Potrei fare tanti altri esempi, ma concludo ricordando a questi colleghi che quando ero studente negli anni settanta c’erano molti docenti che facevano gli stessi discorsi a proposito di compositori come Debussy e Stravinskij!
Ignorare la Popular Music ai nostri giorni vuol dire ignorare la maggior parte della musica che viene attualmente suonata e con la quale molti nostri studenti si dovranno confrontare alla fine dei loro studi, quando inizieranno la professione musicale.

13 maggio 2014

Joueurs de Flûte

Joueurs de Flûte op. 27 è una composizione di Albert Roussel scritta nel 1924.
Si tratta di una suite per flauto e pianoforte formata da quattro brani che si ispirano ai "suonatori di flauto" come indicato dal titolo. Ogni brano descrive un flautista appartenente alla mitologia e preso dalla letteratura ed è dedicato a un famoso flautista "reale", scelto tra gli esponenti dell’età d’oro francese del primo novecento.

Pan (dedicato a Marcel Moyse, celebre didatta) è il dio greco dei pastori e della vita campestre. Munito di corna e gambe di caprone, si innamorò della ninfa Syrinx che per sfuggirgli si fa tramutare in un fascio di canne palustri. Pan rigenera la ninfa nelle forme di un flauto fatto con l'unione di alcune canne.
Tityre (dedicato a Gaston Blanquart, primo flauto dell’Opéra di Parigi) è il pastore della prima Egloga di Virgilio “Titiro e Melibeo” (Titiro, tu, che stai sdraiato sotto il riparo - di un ampio faggio, componi una canzone silvestre - col modesto flauto…).

Krishna (dedicato a louis Fleury, primo interprete di Syrinx di Debussy) il dio indiano suonatore di flauto e pastore delle mucche. Con il suono del suo flauto Krishna incantava tutti gli esseri che l'udivano, in particolare le gopi, le donne mandriane di mucche.


Monsieur de la Péjaudie (dedicato a Philippe Gaubert, grande didattta allievo di Taffanel e maestro di Moyse) è un flautista donnaiolo nel romanzo La Pécheresse di Henri de Réigneer.

10 maggio 2014

Albert Roussel

Albert-Charles-Paul-Marie Roussel, nato nel 1869 nelle Fiandre francesi, è stato ufficiale di marina sino all’età di 25 anni. Fin da giovane si dedicò agli studi musicali e il suo grado gli consentiva di potersi portare un pianoforte sulle navi su cui era imbarcato.
Dopo essersi congedato studiò con Vincent d’Indy e altri alla Schola Cantorum di Parigi, dove in seguito divenne professore di contrappunto annoverando tra i suoi allievi Erik Satie e Bohuslav Martinů.
Continuò a viaggiare, spesso in oriente dal quale fu attratto anche musicalmente. Prese parte alla Prima Guerra Mondiale come volontario e alla fine si stabilì in Normandia, pur continuando a frequentare gli ambienti musicali parigini.
La musica di Roussel non è possibile ascriverla ad alcun movimento musicale anche se fu molto vicino alla rinascita sinfonica francese e agli stili nascenti di compositori del primo '900 come Gabriel Fauré e Claude Debussy. Il suo stile compositivo è improntato sulla poliritmia e sulla polimodalità, quest’ultima derivata dalle tradizioni orientali apprese durante i suoi viaggi.
Tra le sue composizioni si segnalano l'opera-balletto Padmâvatî (1923); i balletti Le festin de l'araignée (1913) e Bacchus et Ariane (1931); le quattro Sinfonie (1906-34); la Suite in fa (1926) e la Sinfonietta (1934); nonché composizioni vocali e strumentali da camera.

21 aprile 2014

Hurricane

Ieri, a Toronto, è morto l'ex pugile Rubin Carter noto come "Hurricane".

"... la storia di Hurricane, l'uomo a cui le atrocità diedero la colpa per qualcosa che non aveva mai commesso..." fu  raccontata da Bob Dylan con Hurricane,  brano di apertura dell'album Desire (1976) che fu anche stampato su un 45 giri (diviso nelle due facciate, data la lunghezza di 8' 31").
Dylan scrisse la canzone insieme a Jacques Levy dopo aver letto la autobiografia di Carter The Sixteenth Round (1974). All'epoca Carter era in prigione condannato ingiustamente all'ergastolo per un triplice omicidio avvenuto in New Jersey nel 1966. Carter stesso aveva  inviato il suo libro a Dylan e ad altre personalità (Muhammad Ali, Aretha Franklin, Harry Belafonte) impegnate per i diritti civili.
Carter fu scarcerato nel 1985 dopo aver scontato 19 anni in prigione che gli costarono la fine di una brillante carriera pugilistica. Dopo anni di battaglie legali e campagne a suo favore, fu dichiarato innocente e il suo fu riconosciuto come un caso di discriminazione razziale.

Colpi di pistola risuonano nel bar notturno,
Entra Patty Valentine dal ballatoio superiore
Vede il barista in una pozza di sangue,
Grida: "Mio Dio, li hanno ucciso tutti!"
Qui inizia la storia di Uragano
L’uomo che le autorità hanno accusato
Per qualcosa che lui non ha mai fatto
L'hanno messo in prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo

 

Patty vede tre corpi stesi a terra
E un altro uomo chiamato Bello, che si muove misteriosamente.
"Io non l'ho fatto" disse lui alzando le mani
"Stavo solo derubando la cassa, spero che tu capisca
Li ho visti uscire" disse, e si fermò
"Uno di noi farebbe meglio a chiamare la polizia"
E cosi Patty chiamò la polizia
Arrivarono sulla scena con le lampeggianti luci rosse
Nella calda notte del New Jersey.

 

Nel frattempo, lontano in un'altra parte della città
Rubin Carter e alcuni amici girano in auto
Il primo contendente della corona per i pesi medi
Non ha idea di che merda stava per succedere
Quando un poliziotto lo fece accostare sulla strada
Come altre volte prima e prima ancora
A Paterson questo è solo il modo in cui vanno le cose.
Se sei nero non devi farti vedere per strada
A meno che non vuoi accettare la sfida

 

Alfred Bello aveva un partner che aveva una soffiata per la polizia
Lui ed Arthur Dexter Bradley si aggiravano nella zona
Disse "ho visto due uomini correre fuori, sembravano pesi medi
Sono saltati in un'auto bianca con targa di "fuori"
E Miss Patty Valentine semplicemente accennò con il capo
Il poliziotto disse "aspettate un minuto, ragazzi, questo qui non è morto"
Cosi lo portarono in infermeria
E anche se l'uomo non poteva vedere
Loro gli dissero che avrebbe potuto identificare i colpevoli.

 

Alle 4 del mattino trascinarono Rubin dentro
Lo portarono in ospedale e su per le scale
L’uomo ferito lo guardò attraverso il suo occhio morente
Disse "perché l'avete portato qui? non è lui!"
Si, ecco la storia di Uragano
L'uomo che le autorità hanno accusato
Per qualcosa che lui non ha mai fatto
L'hanno messo in prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo

 

4 mesi dopo i ghetti erano in fiamme
Rubin è in Sud America che combatte per il suo nome
Mentre Arthur Dexter Bradley è ancora nel giro di furti
E i poliziotti lo stanno torchiando cercando qualcuno da incolpare
"Ricordi l'assassinio che successe in un bar"
"Ricordi tu dicesti che hai visto l'auto in fuga"
"Pensi di giocare con la legge?"
"Pensi possa essere stato quel combattente che hai visto correre fuori quella notte?"
"Non dimenticare che tu sei bianco"

 

Arthur Dexter Bradley disse "davvero non sono sicuro"
Il poliziotto disse "un povero ragazzo come te deve darsi una possibilità
Ti abbiamo preso per il colpo al motel e stiamo parlando con il tuo amico Bello
Ora tu non vuoi tornare in cella vero? Fai il bravo ragazzo
Faresti un favore alla società
Quel figlio di puttana è coraggioso e diventa sempre più coraggioso
Vogliamo rompergli il culo
Vogliamo addossargli questo triplo omicidio
Lui non è Gentleman Jim

 

Rubin può stendere un uomo solo con un pugno
Ma non gli ha mai fatto piacere parlarne
È il mio lavoro, disse, lo faccio perché? mi pagano
E quando è finito l'incontro voglio solo al più presto possibile tornare per la mia strada
Lassù in qualche paradiso
Dove nei fiumi ci sono trote e l'aria è dolce
E cavalchi nel verde
Ma poi loro lo misero in prigione
Dove cercarono di trasformare un uomo in un topo

 

Tutte le carte di Rubin erano state marcate in anticipo
Il processo fu un circo di maiali, non aveva possibilità
Il giudice fece passare per alcolizzato e inaffidabile il testimone di Rubin
Per la gente bianca che stava a guardare lui era un fannullone rivoluzionario
E per la gente nera lui era solo un pazzo negro
Nessuno dubitò che fu lui a premere il grilletto
Sebbene loro non avessero trovato l'arma
L'accusa disse che fu lui a compiere l'atto
E la giuria composta di bianchi fu d'accordo

 

Rubin Carter fu ingiustamente condannato
L'accusa fu omicidio, indovina chi ha testimoniato?
Bello e Bradley ed entrambi mentirono
E i giornali, tutti ci mangiarono sopra
Come può la vita di un uomo
Essere nelle mani di qualche pazzo?
Vederlo ovviamente incastrato
Non può aiutarlo ma mi fa vergognare di vivere in un paese
Dove la giustizia è un gioco

 

Ora tutti i criminali coi loro cappotti e le loro cravatte
Sono liberi di bere Martini e guardare l'alba
Mentre Rubin siede come Budda in una piccola cella
Un innocente in una camera infernale
Questa è la storia di Uragano
Ma non sarà finita finché non gli ridaranno il suo nome
E il tempo perso
Messo in una prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo

12 aprile 2014

Richard Hell

Richard “Hell” Myers nasce e cresce a Lexington, in Kentucky, ma a diciotto anni si trasferisce a New York per realizzare il suo sogno di diventare un poeta. Qui trova lavoro nella storica libreria Strand del Greenwich Village dove conosce Patti Smith che li lavora come commessa. A New York viene raggiunto dal suo amico d’infanzia Tom Miller con il quale forma il gruppo rock Neon Boys.  Nel 1974 alla band si aggiunge Richard Lloyd, Tom Miller cambia il cognome in Verlaine (in omaggio al grande poeta maledetto) e il gruppo cambia nome in Television.
I Television iniziano ad esibirsi in uno squallido locale “un bar in cui non succede nulla di particolare” che, grazie a loro, diventerà il più famoso locale di musica dal vivo legato ai movimenti punk, new wave e hardcore: il CBGB. Hell viene anche notato per il suo look formato da t-shirt tagliate.
 L’anno successivo Richard Hell abbandona i Television, a causa dei dissidi con il suo amico Tom Verlaine, prima dell’uscita del loro primo album Marquee Moon che sarà considerato uno dei capolavori della new wave. Nel frattempo Hell aveva iniziato a suonare proprio con i Television il suo brano Blank Generation che diventerà il manifesto di una generazione, un inno punk contro la società borghese senza ideali.

I belong to the blank generation and
I can take it or leave it each time
I belong to the ______ generation but

I can take it or leave it each time

Appartengo alla generazione vuota e
Posso prendere o lasciare di volta in volta
Appartengo alla generazione ______ ma
Posso prendere o lasciare di volta in volta

(Lo spazio vuoto nel testo è lasciato a disposizione dell’ascoltatore che lo può riempire a suo piacimento.)

Nel 1975 forma gli Heartbreakers con Johnny Thunders fuoriuscito dai New York Dolls, ma anche questa esperienza dura poco e Richard Hell inizia ha lavorare come giornalista.
Il 1976 vede la nascita dei Richard Hell & the Voidoids con Robert Quine, uno dei chitarristi più ingiustamente sottovalutati dalla critica. Con questo gruppo riesce finalmente a pubblicare un album: Blank Generation (1977), una pietra miliare del primo punk rock statunitense.
Con i Voidoids, Hell pubblica ancora Destiny Street (1982) prima di troncare la sua carriera musicale.
Negli anni che seguono si farà notare per qualche articolo sull’East Village Eye e come attore in film a basso costo. Tra i più conosciuti Smithereens e Desperately Seeking Susan (Cercasi Susan disperatamente) , entrambi della regista Susan Seidelman.
Nel 1992, grazie a Thurston Moore dei Sonic Youth, esce l’album Dim Stars che interrompe il suo ritiro dalle scene musicali. Nel 2000 Richard Hell registrerà il brano Oh con i riformati Voidaids e nel 2009 una nuova versione di Destiny Strett, ma senza Robert Quine che nel frattempo si era suicidato con un overdose di eroina.

Prima della fine del millennio esce il romanzo Go Now, ispirato alle sue memorie, e nel 2001 una serie di brevi scritti raccolti in un volume intitolato Hot and Cold. 

25 marzo 2014

Federico il Grande

Quando i miei studenti mi dicono che non riescono a studiare per i troppi impegni che hanno, io sorrido pensando a Federico II di Hohenzollern, detto Federico il Grande
Se non era impegnato a fare la guerra a qualche nazione più potente della sua, Federico si faceva svegliare alle quattro tramite un domestico che gli doveva mettere un asciugamano bagnato sul viso. Appena in piedi, sbrigava la posta mentre faceva colazione. Poi si dedicava all'organizzazione del suo esercito che finiva con l'ispezione alle truppe in tarda mattinata (guai se trovava un solo bottone fuori posto). Prima di pranzo riceveva i sudditi che avevano qualche presentato qualche richiesta.
Durante il pranzo riceveva altra gente e dopo esaminava il menu giudicando i piatti e i cuochi che l'avevano preparato (una MasterChef ante litteram). Dopo una passeggiata, incontrava i segretari per espletare tutte le pratiche avviate la mattina. 
Finalmente solo, si dedicava alla lettura, alla composizione di versi o di musiche e, naturalmente, a suonare il flauto. 
Alle sei del pomeriggio tutta la corte doveva assistere al concerto dove, normalmente, si esibiva al flauto e dove venivano suonate le sue composizioni. Cena leggera alle dieci e poi andava a dormire.
Lo storico e musicista inglese Charles Burney ci ha lasciato una testimonianza dello stile esecutivo di Federico: "La sua imboccatura era chiara e regolare, le sue dita brillanti e il suo gusto schietto e naturale; provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l'intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi".

1 marzo 2014

La Musica di Federico il Grande

Il 6 e 7 marzo al Goethe-Institut di Roma saranno eseguite dagli studenti del Conservatorio Santa Cecilia musiche di Federico il Grande.
Il programma musicale prevede una serie di sonate, molte delle quali inedite, e due concerti per flauto e orchestra (sol maggiore e do maggiore).
Saranno inoltre proposti al pubblico vari eventi legati alla figura del grande sovrano e alla sua musica: un workshop tenuto dagli insegnanti del Conservatorio Santa Cecilia; la proiezione del film Mein name ist Bach, con la partecipazione della regista Dominique de Rivaz; una conferenza multimediale sulla figura di Federico il Grande a cura di Francesco Baldi.