13 maggio 2014

Joueurs de Flûte

Joueurs de Flûte op. 27 è una composizione di Albert Roussel scritta nel 1924.
Si tratta di una suite per flauto e pianoforte formata da quattro brani che si ispirano ai "suonatori di flauto" come indicato dal titolo. Ogni brano descrive un flautista appartenente alla mitologia e preso dalla letteratura ed è dedicato a un famoso flautista "reale", scelto tra gli esponenti dell’età d’oro francese del primo novecento.

Pan (dedicato a Marcel Moyse, celebre didatta) è il dio greco dei pastori e della vita campestre. Munito di corna e gambe di caprone, si innamorò della ninfa Syrinx che per sfuggirgli si fa tramutare in un fascio di canne palustri. Pan rigenera la ninfa nelle forme di un flauto fatto con l'unione di alcune canne.
Tityre (dedicato a Gaston Blanquart, primo flauto dell’Opéra di Parigi) è il pastore della prima Egloga di Virgilio “Titiro e Melibeo” (Titiro, tu, che stai sdraiato sotto il riparo - di un ampio faggio, componi una canzone silvestre - col modesto flauto…).

Krishna (dedicato a louis Fleury, primo interprete di Syrinx di Debussy) il dio indiano suonatore di flauto e pastore delle mucche. Con il suono del suo flauto Krishna incantava tutti gli esseri che l'udivano, in particolare le gopi, le donne mandriane di mucche.


Monsieur de la Péjaudie (dedicato a Philippe Gaubert, grande didattta allievo di Taffanel e maestro di Moyse) è un flautista donnaiolo nel romanzo La Pécheresse di Henri de Réigneer.

10 maggio 2014

Albert Roussel

Albert-Charles-Paul-Marie Roussel, nato nel 1869 nelle Fiandre francesi, è stato ufficiale di marina sino all’età di 25 anni. Fin da giovane si dedicò agli studi musicali e il suo grado gli consentiva di potersi portare un pianoforte sulle navi su cui era imbarcato.
Dopo essersi congedato studiò con Vincent d’Indy e altri alla Schola Cantorum di Parigi, dove in seguito divenne professore di contrappunto annoverando tra i suoi allievi Erik Satie e Bohuslav Martinů.
Continuò a viaggiare, spesso in oriente dal quale fu attratto anche musicalmente. Prese parte alla Prima Guerra Mondiale come volontario e alla fine si stabilì in Normandia, pur continuando a frequentare gli ambienti musicali parigini.
La musica di Roussel non è possibile ascriverla ad alcun movimento musicale anche se fu molto vicino alla rinascita sinfonica francese e agli stili nascenti di compositori del primo '900 come Gabriel Fauré e Claude Debussy. Il suo stile compositivo è improntato sulla poliritmia e sulla polimodalità, quest’ultima derivata dalle tradizioni orientali apprese durante i suoi viaggi.
Tra le sue composizioni si segnalano l'opera-balletto Padmâvatî (1923); i balletti Le festin de l'araignée (1913) e Bacchus et Ariane (1931); le quattro Sinfonie (1906-34); la Suite in fa (1926) e la Sinfonietta (1934); nonché composizioni vocali e strumentali da camera.